CAPISCI CON CHI STAI
PARLANDO
COME RICONOSCERE I MODELLI DELLE PERSONE
Quando parlo con una persona ,a quest'ultima sto comunicando una informazione.
Ne deduco che, l'informazione può essere esclusivamente, per ora, condivisa solo attraverso un sistema ben preciso, LA COMUNICAZIONE.
Comunicare con una persona significa condividere un codice, in questo caso, un linguaggio che possa essere elaborato, compreso e dedotto.
Esistono molti mezzi di comunicazione, tutti questi si basano su un sistema ben definito, la sensorialità.
La definizione di sensorialità è molto semplice, ma c'è molto da dire, in questo articolo mi focalizzerò su come le persone ricevono le informazioni condividendoti già da subito un pilastro molto importante della comunicazione, la sopravvivenza dell'essere umano si misura sulla percezione delle informazioni che gli arrivano sia dal mondo esterno che interno.
Attraverso i sensi posso condividere e ricevere informazioni.
Ciò che mi ha affascinato negli anni è come spesso e volentieri ,le persone anche parlando la stessa lingua e conoscendosi da anni non riescono a capirsi.
Questo capita perchè probabilmente non conosci sino in fondo la persona con cui sta scambiando informazioni, indipendentemente dall'argomentazione che si sta affrontando e dai valori che una persona possiede.
Questa riflessione mi ha portato a pensare che la comunicazione è essenziale in tutto ciò che facciamo, ma dobbiamo anche capire come le persone ricevono meglio queste informazioni.
LA PREMESSA
Tutti gli individui sono unici ed irripetibile sia sotto l'aspetto fisiologico che psicologico, questo di fa capire che le informazioni possono essere distribuite in maniera diversa in base alle persone con cui interagisci.
Arrivato a questo punto è arrivato il momento di semplificare per rendere tutto ciò ancora più facile e comprensibile.
Richard Bandler neolaureato all’Università di Santa Cruz in California e professore nella stessa università definisce che esistono tre profili di persone che identificano una modalità di comunicazione ben precisa.
Le categorie di distinguono tra VISIVE, AUDITIVE E CINESTESICHE.
Cosa significa essere Visivo, Auditivo o Cinestesico e soprattutto quali sono quegli elementi e quelle caratteristiche che differenziano una modalità dall’altra?
Nella parte occidentale del globo le persone adulte si dividono in :
-
55% visivo
-
20% uditivo
-
25% cinestesico
questo significa che quella è la modalità con cui quella persona è più a suo agio e veloce nel ricevere e condividere informazioni.
VISIVO
Ti sarà capitato di trovarti davanti ad una persona che parla rapidamente come se stesse rincorrendo le parole che si susseguono l’un l’altra, con estrema velocità, quasi come se dovessero rappresentare una rapidissima sequenza di immagini e per spiegare utilizza gesti figurati come gli schizzi su carta e i riferimenti visivi.
Questa è la tipica modalità del visivo, un individuo dinamico che ragiona per immagini. Il visivo elabora i propri pensieri e le proprie riflessioni come se fossero veloci sezioni di un filmato, gesticolando molto, portando le braccia verso l’esterno quasi a voler disegnare in aria concetti, rivolge lo sguardo verso l’alto quando pensa e utilizza un timbro di voce alto e molto accellerato, con pochissime pause, inoltre ha la tendenza a comunicare utilizzando parole che tendenzialmente si riferiscono a immagini colori forme.
Ad esempio.
Guardami quando ti parlo !
VERBI USATI MAGGIORMENTE DAI 'VISIVI' DURANTE IL DIALOGO:
vedere, guardare, immaginare, osservare, fotografare, pensare, scorgere, intravedere, adocchiare, avvistare, rivedere, sognare, raffigurarsi, notare, avvedersi, appannato, oscurato, annebbiato.
NOMI USATI PIU' SPESSO DAI 'VISIVI':
immagine, figura, forma, aspetto, apparenza, sembianza, parvenza, facciata, foto, quadro, video, sequenza.
AGGETTIVI USATI DAI 'VISIVI':
luminoso, lucente, luccicante, brillante, scintillante, splendente, sfavillante, sfolgorante, smagliante, fosforescente, luminescente, iridescente, chiaro, lampante, manifesto, evidente, radioso, scuro, rosso smagliante, verde speranza, blu.
UN CLIENTE VISIVO
Il cliente visivo deve avere la situazione sott'occhio, possibilmente non uscire dal suo spazio visivo, importante non avvicinarsi troppo, non vogliono che la loro vista venga occlusa dall'immagine di qualcunaltro.
Quando parla e pensa ha spesso un accesso oculare verso l’alto, quando invece ascolta una persona tende a guardarla dritto negli occhi.
AUDITIVO
Una persona auditiva comunicherà in modo armonioso, parlerà con cadenza ritmata con un’accurata scelta delle parole, facendo pause al punto giusto e respirando in maniera regolare.
Gli auditivi hanno una memoria capace di registrare la sonorità attorno alla loro vita.
L’ascolto per questo genere di persone è fondamentale: danno molta importanza al dialogo e alle discussioni, al significato e all’utilizzo delle parole.
Sono individui rilassati, comunicativi e dotati di grandi capacità di esprimersi; amano conversare e si ricordano dettagliatamente tutte le parole che hanno ascoltato.
Questi soggetti sono organizzati e ponderano attentamente ogni loro decisione, mantengono la distanza di sicurezza con le persone che non conoscono a fondo: sono introversi, riservati e riflessivi.
VERBI USATI MAGGIORMENTE DAI UDITIVI DURANTE IL DIALOGO:
sentire, ascoltare, udire, bisbigliare, parlare, urlare, chiacchierare, divulgare, ronzare, sussurrare, scricchiolare, chiedere, rispondere, comporre, replicare, interrogare, elencare, tradurre, valutare, raccontare, verificare, suonare, amplificare, origliare, confidare, riferire
AGGETTIVI USATI DAI UDITIVI:
ritmato, scandito, melodioso, armonioso, disarmonico, esatto, misurato, stonato, altisonante, silenzioso, rumoroso, armonioso, dissonante, amplificato, sonoro, inaudito
IL CLIENTE UDITIVO
L’auditivo si muove in maniera ritmata, utilizzando gesti quali lo schiocco delle dita e termini come “dirlo chiaro e forte”, “prestare orecchio” " hai sentito le ultime notizie? " " ti ascolto " " non mi suona "
Quando parla ha la tendenza a rivolgere lo sguardo lateralmente quando ascolta rivolge leggermente l'orecchio verso l'interlocutore, inoltre ama
CINESTESICO
Le persone cinestesiche sono la rimanenza della popolazione e vedono il mondo attraverso il filtro dei sensi più tangibili, cioè il tatto, il gusto e l’olfatto. La loro vita è interpretata in base alle loro emotività e alle loro sensazioni corporee, tattili e percettive.
Un soggetto cinestetico utilizza respiri lunghi e profondi, fa numerose pause e ha un tono di voce basso.
La sua gestualità è lenta, quasi rilassata.
Questa tipologia di persone tenta di ricercare il contatto fisico con l’interlocutore, come ad esempio toccandogli la mano, la spalla o cercando un abbraccio.
Loro stessi spesso si toccano il petto, la pancia e il naso. Sono persone emotive, socievoli e sanguigne che si emozionano da quello che in quel momento provano.
Non nutrono un vivo interesse per i dettagli, come le persone visive, ma sono spontanee e hanno la tendenza a ricercare emozioni in prima persona.
Le loro espressioni più usate sono: pelle d’oca, piedi per terra, peli sulla lingua, puzza sotto il naso, non ti seguo, tenere in sospeso, tagliare corto, venire al sodo, avere tatto, fare il duro, avere modi ruvidi, scherzi di cattivo gusto, rimanere a bocca asciutta, essere di bocca buona, conto salato, avere un buon naso, tenere a mente, fiutare l’inganno
VERBI USATI MAGGIORMENTE DA CINESTESICI DURANTE IL DIALOGO:
toccare, tastare, afferrare, accarezzare, manipolare, fare, plasmare, ricucire, stimolare, premere, modellare, solleticare, urtare, muovere, stringere, riscaldare, addolcire, gustare, assaporare, mangiare, inasprire, dissetare, saziare, odorare, annusare, profumare, fiutare
AGGETTIVI USATI DA CINESTESICI:
pesante, stimolato, palpabile, tangibile, liscio, vellutato, concreto, morbido, spesso, ruvido, caldo, duro, impastato, appiccicoso, fresco, levigato, stretto, dolce, amaro, aspro, salato, acido, stomachevole, disgustoso, cremoso, piccante, gustoso, frizzante, succoso, appetibile, profumato, inebriante, fragrante, speziato, puzzolente, aromatico, soave, balsamico
CLIENTE CINESTESICO
Ama sentire profumi caratteristici, predilige toccare materiali diversi, si relaziona con pacatezza, a lui piace anche sperimentare nuovi gusti purchè suscitino sensazioni ben definite, come freschezza, morbidezza o sensualità nella più elaborata delle offerte.