RISVEGLIA
LA TUA CREATIVITA'
Le persone pensano che la creatività sia un dono innato, qualcosa che alcune persone possiedono già dalla nascita.
In realtà, secondo uno studio completato da Harvard, la creatività non è una dote innata ma è per l’85% una abilità appresa che va coltivata, sviluppata e fatta crescere.
La domanda è: come?
Per capirlo al meglio dobbiamo per prima cosa capirne il significato.
La creatività si definisce semplicemente come l’arte o la capacità cognitiva della mente di creare e inventare.
La capacità creativa è da secoli oggetto di studio nella storia dell'uomo, una citazione che può semplificarne la definizione può essere quella fornita da Henri Poincaré
“Creatività è unire elementi esistenti con connessioni nuove, che siano utili”.
La creatività è un processo mentale che funzione per associazioni tra idee e concetti già esistenti, e dà origine a idee e concetti del tutto nuovi .
Inoltre si definisce tale quando non è fine a se stessa e orientata al conseguimento di obiettivi.
La creatività non segue regole precise, ma è possibile una sorta di processo composto da una serie di fasi , che si manifestano in modo differente, ma che restano sempre affini all'obiettivo che si vuole perseguire.
La comprensione di questo processo è molto importante, capirlo può aiutarci a definire i nostri punti di forza e di debolezza e può venirci in soccorso quando siamo di fronte ad un blocco creativo, perchè alcuni problemi possono spesso essere collegati ad una specifica fase del processo. Isolandola diventa più facile identificarli e trovare il modo di risolverli.
Vediamo insieme quali sono le fasi del processo creativo.
FASE 1 RICERCA
La prima fase consiste nel raccogliere più informazioni possibili sul problema che dobbiamo risolvere. Esempio, pensate se un cliente venisse da noi e ci dicesse “vorrei un cocktail…” senza specificare altro, da cosa iniziereste?
Sarebbe diverso se ci dicesse “vorrei un cocktail aperitivante con prodotti tipici del territorio Piemontese”. Automaticamente la mente inizia a definire un obiettivo ed il campo si restringe, più riusciamo ad affinare le informazioni a nostra disposizione più sarà facile organizzarle e lavorarci sopra.
Ovviamente ciò richiede un atteggiamento metodico e sistematico da parte nostra, siamo noi a dover trovare le domande più profonde e acute da fare al cliente e questo, anche se può sembrare un lavoro analitico, è già di per se un lavoro di intuizione e creatività.
Le persone creative si chiedono sempre il perché di una cosa, raramente accettano il mondo così com’è.
Un po’ come con un problema di matematica, dobbiamo arrivare a descrivere il problema in modo tale che esso comprenda tutto il necessario per farci arrivare alla soluzione. Più raccogliamo informazioni più abbiamo delle basi da cui partire.
La conoscenza è la base per la creatività
FASE 2 ASSEMBLAGGIO
Una volta raccolte tutte le informazioni sufficienti per risolvere il problema, si iniziano ad elaborare i materiali disponibili e a pensare a possibili soluzioni.
Questo è spesso un processo lento che si sviluppa per prove ed errori e richiede tempo dedizione e pazienza.
L’importante è non farsi ostacolare dalla pressione ( ansia ) di risolvere il problema perché questo stato mentale può influenzare negativamente la nostra creatività.
FASE 3 SOLUZIONE
Un improvviso colpo di genio, una lampadina che si accende: è il momento in cui finalmente tutti i pezzi del puzzle combaciano e troviamo la soluzione al problema. Spesso si tratta di un’associazione tra due elementi che non avevano nulla a che fare a prima vista, oppure diversa da tutto ciò si era ipotizzato in precedenza.
È curioso come questa fase si verifichi in un momento del tutto inaspettato, mentre non siamo concentrati o interessati al problema, come se il cervello continuasse inconsciamente a lavorarci. A volte la creatività è frutto dell’imprevisto, sono gli eventi esterni a determinare e ad imporre le condizioni perché si arrivi a quella determinata soluzione.
Le sensazioni che ne scaturiscono però sono le stesse… una forte reazione emozionale di soddisfazione euforia che ci fa sentire come se nulla ci possa fermare, come se potessimo rivoluzionare il mondo del bere miscelato.
FASE 4 VERIFICA
Ok, è il momento di tornare con i piedi per terra e, per quanto geniale, è imperativo verificare se la nostra soluzione sia in grado di funzionare e soddisfi tutti i requisiti e le richieste iniziali, richieste che vengono chieste da terzi oppure nostre esigenze personali.
In questa fase è spesso utile prendere le distanze dal progetto per ritornarci in un secondo momento con un occhio più critico e mente più leggera.
In alcuni casi potrebbe succedere che la soluzione, purtroppo, non è quella giusta e bisogna fare un passo indietro per tornare alla fase di assemblaggio, oppure si capisce che è stato omesso un criterio importante.
Un po’ come quando a scuola capitava di andare fuori tema, e bisognava ricominciare dall’inizio.
L’importante è non arrendersi o sentirsi scoraggiati perché è stato comunque un lavoro utile che ci ha permesso di allenare la nostra mente e di imparare qualcosa di nuovo.
Inoltre non sempre quello che abbiamo creato è da buttare.
Come stimolare la creatività?
Abbiamo analizzato le 4 fasi della creatività ma esattamente come si fa a stimolarla? Vediamolo insieme.
ALLENARE IL MUSCOLO CREATIVO
Proprio come alleniamo i muscoli in palestra, anche il muscolo creativo va allenato e questo richiede tempo ed energia.
Ci vuole una dedizione quotidiana a spingere la mente a pensare in modo originale e a generare nuove idee.
Questo non solo aiuta a sviluppare la creatività, ma in generale a mantenere attivo il nostro cervello.
Infatti quando facciamo qualcosa di nuovo il cervello capisce che stiamo imparando e rilascia dopamina nel nostro sistema facendoci sentire emotivamente bene.
Entrando in questo ciclo l’entusiasmo e la motivazione possono spingere il cervello ad attingere a risorse che non sapeva nemmeno di avere.
DISTRAZIONE WHY NOT ?
La maggior parte delle idee mi vengono mentre ascolto la radio o nella corsia dei profumi al supermercato o guardando un quadro ad una mostra.
Quando ci concentriamo troppo intensamente su un problema utilizziamo tutte le nostre risorse cognitive. Quando invece siamo distratti e non stiamo pensando a una soluzione ad un problema particolare, il cervello è libero di vagare nella direzione che vuole senza limiti alcuni.
Una distrazione, un passo indietro, può fornire una nuova prospettiva che ci predispone ad un approccio del tutto nuovo e diverso per sviluppare nuove soluzioni.
Dobbiamo dare al nostro cervello lo spazio e respiro necessario per essere creativo al di fuori della razionalità.
CAMBIARE ABITUDINI
Le ricerche sui residenti all’estero hanno dimostrato che, immergersi in una cultura diversa può stimolare la creatività. Questo perché il cervello deve adattarsi a vivere in un paese completamente diverso, è costretto a fare nuove esperienze e vedere le cose da una prospettiva diversa stimolando la creatività.
Magari non avete intenzione di trasferirvi all’estero, ma una vacanza può essere il modo migliore per liberare la mente, entrare in contatto con realtà differenti, esplorare nuovi spazi e nuovi ambienti ed espandere la propria visione e comprensione del mondo.
SPERIMENTARE
Al fine di sviluppare idee uniche, è necessario avventurarsi al di fuori della nostra zona di comfort e sperimentare nuove idee e metodi di lavoro. Google ha sviluppato un concetto di lavoro che prevede un bilanciamento lavoro creatività dell’80/20, l’80% del tempo viene dedicato al lavoro, il 20% alla sperimentazione.
Molti designer dicono che per costruire la propria carriera, è quasi indispensabile sviluppare un “side project”.
Lavorare su un progetto proprio permette di mantenere attive la mente e la creatività anche quando si esce da lavoro, di tirare fuori il proprio stile senza vincoli e di dimostrare che non si lavora solo per soldi, ma per soddisfazione personale, senza contare che se il progetto è buono può offrire nuove opportunità di visibilità e di lavoro.
TORNARE AD ESSERE DEI PRINCIPIANTI
Nella mente del principiante ci sono molte possibilità, perchè ha conoscenza di meno regole, quindi meno vincolato da potere decisionale,
citazione dal Maestro Zen Shunryu Suzuki
" Se praticate il vostro lavoro da tanto, probabilmente non vi considerate un principiante, magari non tutti si considerano già esperti, ma sicuramente non principianti. "
I principianti non hanno una comprensione limitata, non sanno esattamente quello che stanno facendo o che cosa sono veramente in grado di fare. Può sembrare uno stato mentale assurdo ma nasconde due benefici:
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In primo luogo si è più aperti a nuove idee, a cose nuove e a esplorare vie alternative per risolvere un problema
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In secondo luogo, come già detto, fare nuove esperienze stimola la creatività. E’ importante per il corpo e la mente continuare a sfidare se stesso.